Teatro

Le Nuove Storie dell'Elfo di Milano in home edition

Francesco Frongia
Francesco Frongia

Dal 9 al 30 giugno l'Elfo di Milano propone online il "dietro le quinte" di due spettacoli della rassegna curata dal regista Francesco Frongia, con il commento dei rispettivi autori. 

L’edizione 2020 di Nuove Storie, la rassegna di teatro contemporaneo curata da Francesco Frongia per la sala Bausch dell’Elfo Puccini di Milano, non è andata in scena a causa dell’emergenza Covid-19.

Il regista ha perciò chiesto ad alcuni artisti che avrebbero partecipato alla rassegna di raccontare in video i loro progetti: l’idea iniziale, le prove, l’interruzione del lavoro, l’isolamento in quarantena e  le difficoltà vissute in questi mesi; esperienze che stanno trasformando anche l’approccio degli interpreti con gli spettacoli che il pubblico attende di vedere al più presto sul palco della sala Bausch.

Cinzia Spanò (Life)

Diritto di cronaca nell’era del Coronavirus

Questa versione home edition di Nuove Storie – online dal 9 al 30 giugno sul sito del Teatro dell’Elfo – è un’anteprima significativa del programma 2020: cinque spettacoli sul tema del Diritto di cronaca, inteso come “ricostruzione” della realtà secondo i linguaggi dei mass media.

Life - racconto di uno spettacolo interrotto è un video realizzato da Elvio Longato con Emiliano Brioschi, autore e regista dello spettacolo, che doveva debuttare all’Elfo dopo un periodo di prove al Teatro di Gorizia. Interpretato dallo stesso Brioschi con Cinzia Spanò, lo spettacolo intreccia due storie e due vite, che hanno segnato l’immaginario collettivo di un’epoca attraversata da movimenti, sogni, delusioni e violenze. Lo spettacolo vuole soffermarsi sulla sorte di un uomo e di una donna, raccontando soprattutto gli ultimi istanti della loro vita.

Circeo - Il massacro


Francesco Frongia ha anche intrattenuto una conversazione online con Filippo Renda, regista e autore di Circeo Il massacro: il 29 settembre 1975 il ventenne di buona famiglia Angelo Izzo, insieme agli amici Andrea Ghira e Gianni Guido, sequestra due coetanee e le sevizia, rendendosi protagonista del famigerato massacro del Circeo. Il caso pone infatti le basi affinché lo stupro si trasformi da reato contro la morale a reato contro la persona.
Nella conversazione con Frongia, Filippo Renda parla delle sue scelte drammaturgiche (evocare il massacro attraverso un'altra storia), commentando alcuni momenti delle prove dello spettacolo.